Scadenza Bando
30/05/2024
Categoria
L’impegno della Fondazione per il sociale
La Fondazione intende promuovere lo sviluppo economico e sociale della comunità trentina operando nel settore del welfare per favorire la coesione sociale e tutelare le categorie svantaggiate. A tal fine, sostiene interventi programmati e realizzati con logiche di sistema e di condivisione di intenti per far fronte a problematiche sociali emergenti attraverso progettualità di comunità.
Obiettivo del bando
L’obiettivo del bando è favorire la creazione e/o il rafforzamento di reti territoriali e di quartiere, che lavorino in sinergia per rispondere al bisogno di integrazione tra comunità locali e popolazione immigrata, migrante o residente con un passato migratorio. Queste reti potranno rafforzare e promuovere la cultura dell’accoglienza anche grazie al coinvolgimento attivo di cittadini/e, volontari/e, professionisti/e e istituzioni.
Destinatari del bando
Il bando è destinato a reti composte da almeno 3 realtà:
• capofila, una realtà senza scopo di lucro con sede legale in Provincia Autonoma di Trento con esperienze nella gestione di attività, servizi e/o progetti di educazione alla cittadinanza globale, integrazione sociale, multiculturalismo e tutela dei diritti, costituita in forma di associazione, fondazione o cooperativa sociale o con qualifica di impresa sociale;
• partner, una realtà senza scopo di lucro che collabora per la progettazione e realizzazione dell’iniziativa costituita in forma di associazione, fondazione o cooperativa sociale o con qualifica di impresa sociale;
• partner, almeno una realtà pubblica o privata. E’ possibile coinvolgere nella rete anche istituzioni scolastiche e amministrazioni pubbliche in una logica di sinergia rispetto alle loro azioni istituzionali, oltre a qualsiasi altro ente che possa portare valore aggiunto al progetto.
Il contesto
Le persone straniere, in Trentino, costituiscono l’8,2% della popolazione totale residente (dati 2022), in calo rispetto al 2021. Si tratta di circa 44.500 persone, di queste il 52,4% sono donne, solo il 5,9% è composto da over65 mentre il 21,3% è composto da under18. La componente femminile si concentra, in particolare, nelle classi d’età superiore ai 30 anni e sono il 69% della popolazione straniera over65.
Le stesse fasce d’età, nella popolazione con cittadinanza italiana, hanno proporzioni quasi invertite: il 24,8% è over65 mentre il 16,2% è under18.
Da segnalare, infine, che, tra il 2021 e il 2022, la popolazione straniera in Trentino è cresciuta solo nella fascia over65 (+0,4%).
Analizzando i dati per Comunità di Valle, si può osservare che le tre Comunità più popolose sono anche quelle in cui si concentra il 57,2% delle persone straniere: il 29,8% degli stranieri è nel territorio Val d’Adige, il 17,2% in Vallagarina e il 10,2% nell’Alto Garda e Ledro. La comunità con la maggior percentuale di stranieri è la Comunità Rotaliana – Königsberg in cui i cittadini stranieri sono l’11,4% dei residenti totali.
I dati consolidati relativi al 2021 consentono, invece, alcune considerazioni relative al panorama delle provenienze nazionali. La distribuzione dei residenti stranieri per Paese d’origine rimane pressoché invariata: Romania (22,3%), Albania (11,4%), Marocco (7,9%), Pakistan (7,0%) e Ucraina (5,2%) danno conto di oltre la metà delle presenze. La parte più ampia di persone straniere residenti proviene da Stati aderenti all’Unione Europea: si tratta del 30,2% della popolazione straniera totale
In generale, possiamo osservare che sul territorio trentino vi è:
- la presenza all’interno della scuola di alunni di origine straniera e di una seconda generazione che nasce e/o cresce in Italia Nell’anno scolastico. 2021/2022 gli studenti e le studentesse straniere iscritte alle scuole trentine erano 9.414, ossia il 12% del totale delle persone iscritte alla scuola dell’obbligo: di questi, il 69,5% è nato in Italia.
- la presenza sul territorio di attività imprenditoriali gestite da stranieri e un aumento delle assunzioni di stranieri (sono salite a quota 53.056, con una variazione del +9% rispetto al 2021, il tasso di disoccupazione degli stranieri si attesta al 6,9%, un valore superiore di circa 4 punti rispetto a quello degli italiani)
- il ricorso a manodopera straniera per soddisfare l’ampia e complessa domanda di servizi in ambito socio-sanitario e della cura (in provincia su quattro lavoratori domestici regolari, tre sono provenienti dall’estero. Nel 75,8% dei casi i lavoratori stranieri dei servizi a domicilio svolgono mansioni di assistente familiare, dove incidono per l’80,4% sul totale degli occupati del settore, che per quasi la totalità riguarda la manodopera femminile.)
- i richiedenti di protezione internazionale inseriti nel progetto di accoglienza straordinaria provinciale risultano, al 30 giugno 2023, 677 richiedenti (maschi nell’82,5% dei casi). Tra le persone accolte, la nazionalità prevalente rimane quella pakistana (60,0%),seguita da quella nigeriana (15,5%)
Fonti: Dossier Rapporto Immigrazione 2023, ISPAT La popolazione straniera al 1° gennaio 2022 in Trentino.