Il Decreto 16 settembre 2024 del Ministero della Salute rappresenta un’importante evoluzione nel quadro normativo riguardante il benessere degli animali d’affezione, con un’attenzione particolare al ruolo degli enti del terzo settore.
Il decreto disciplina la donazione e distribuzione gratuita di medicinali veterinari destinati agli animali d’affezione, rispondendo a un duplice obiettivo: sostenere le fasce più vulnerabili della popolazione, in particolare gli anziani, e garantire la cura degli animali domestici, spesso fondamentali per il benessere psicologico dei proprietari.
Il Contesto Normativo
Il decreto si inserisce nel più ampio quadro delle politiche a favore degli anziani, introdotto dalla legge 23 marzo 2023, n. 33, e successivamente implementato dal decreto legislativo 15 marzo 2024, n. 29. La norma mira a rafforzare l’interazione tra gli anziani e gli animali d’affezione come strumento per preservare la salute psicologica e mantenere attive le capacità fisiche e sociali delle persone in età avanzata.
Un aspetto innovativo del decreto è l’impegno a garantire la gratuita distribuzione di medicinali veterinari per la cura degli animali d’affezione, con una particolare attenzione alle persone con redditi bassi e ai rifugi per animali. A questo scopo, gli enti del terzo settore, riconosciuti dal decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, svolgono un ruolo centrale come intermediari per la distribuzione di tali farmaci.
Ruolo degli Enti del Terzo Settore
Gli enti del terzo settore sono autorizzati a ricevere e distribuire gratuitamente i medicinali veterinari donati dai titolari dell’autorizzazione all’immissione in commercio o dai distributori. Questi enti, registrati nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), hanno il compito di supportare i soggetti più fragili, come gli anziani over 65 anni con reddito ISEE inferiore a 16.215 euro, che possiedono animali registrati nella Banca dati nazionale.
Secondo l’art. 5 del decreto, gli enti sono responsabili della dispensazione gratuita dei medicinali veterinari agli anziani beneficiari, dietro prescrizione veterinaria, se richiesta. Oltre a distribuire i medicinali, gli enti devono garantire la corretta conservazione e tracciabilità degli stessi attraverso il sistema informativo di tracciabilità, assicurando così una gestione trasparente ed efficiente.
Requisiti e Procedure per gli Enti del Terzo Settore
Gli enti del terzo settore che partecipano a questa iniziativa devono rispettare stringenti requisiti strutturali e organizzativi. Devono disporre di locali idonei per la conservazione sicura dei medicinali, dotati di sistemi che garantiscano la corretta temperatura, umidità, e protezione dalla luce diretta (art. 8). Inoltre, devono avere a disposizione un farmacista responsabile per la verifica e gestione dei farmaci donati, garantendo che ogni passaggio sia conforme alla normativa.
Il farmacista, figura centrale nel processo, assicura che i medicinali vengano distribuiti gratuitamente e in sicurezza, registrando ogni passaggio nel sistema di tracciabilità, e monitorando eventuali richiami o ritiri dal mercato.
L’Impatto Sostenibile degli Enti del Terzo Settore
Il coinvolgimento degli enti del terzo settore in questa iniziativa evidenzia un modello di solidarietà che coniuga il supporto sociale con la tutela della salute pubblica e animale. Attraverso la distribuzione gratuita dei medicinali veterinari, non solo si garantisce la salute degli animali domestici, ma si contribuisce anche a ridurre il rischio di abbandono degli animali da parte di persone in difficoltà economica.
Conclusioni
Il Decreto del 16 settembre 2024 evidenzia l’importanza del terzo settore nella gestione dei beni comuni e nella cura delle fasce più deboli della popolazione. Gli enti del terzo settore sono cruciali nel garantire una distribuzione equa e solidale dei medicinali veterinari, dimostrando ancora una volta come tali enti possano essere parte integrante di politiche pubbliche orientate al benessere complessivo, umano e animale.
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