La Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207/2024) ha inteso valorizzare il ruolo degli enti del Terzo settore (ETS) e le cooperative sociali nel promuovere le attività educative dirette all’inclusione sociale e al benessere delle comunità locali.
E’ stato, infatti, introdotto un intervento significativo con l’istituzione del Fondo per il sostegno alle attività educative formali e non formali, destinato a rafforzare le attività educative rivolte ai minori. Ecco cosa prevede questa misura e come gli ETS e le cooperative sociali possono beneficiarne.
Cos’è il Fondo per il sostegno alle attività educative?
L’articolo 1, commi 213-216, della legge di bilancio 2024 istituisce un Fondo dedicato al finanziamento di iniziative volte a sostenere attività educative e ricreative per bambine, bambini e adolescenti. Le finalità principali includono:
- Contrasto alla povertà educativa e all’esclusione sociale;
- Promozione del protagonismo delle nuove generazioni, anche attraverso il loro coinvolgimento nei processi decisionali;
- Sostegno alle famiglie, offrendo opportunità educative che promuovano il benessere dei minori dalla nascita fino alla maggiore età;
- Incentivazione della co-programmazione e co-progettazione tra amministrazioni pubbliche e ETS, in linea con il Codice del Terzo settore (D.Lgs. n. 117/2017).
Dotazione finanziaria e utilizzo del Fondo
Il Fondo prevede una dotazione finanziaria progressiva:
- 3 milioni di euro per il 2025;
- 3,5 milioni di euro per il 2026;
- 4 milioni di euro per il 2027.
Queste risorse saranno destinate a finanziare iniziative promosse dai comuni, realizzate anche in collaborazione con enti pubblici, privati, istituzioni scolastiche, ETS e enti religiosi che svolgono attività di oratorio o similari. Le attività potranno includere:
- Scuole e centri estivi;
- Servizi socio-educativi territoriali;
- Centri con funzione educativa e ricreativa per i minori;
- Attività sportive, artistiche e musicali, con un focus sulle discipline STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica).
Ruolo degli ETS e delle cooperative sociali
Grazie al Codice del Terzo settore, gli ETS e le cooperative sociali potranno partecipare attivamente attraverso strumenti quali:
- Co-programmazione: individuazione dei bisogni e definizione delle modalità di intervento;
- Co-progettazione: sviluppo e realizzazione di progetti specifici;
- Accreditamento: partenariato con le amministrazioni pubbliche nel rispetto dei principi di trasparenza, partecipazione e parità di trattamento.
Modalità di attuazione e scadenze
Le modalità attuative dei commi 213 e 214 saranno definite da un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministero dell’Interno e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di bilancio. Il decreto specificherà:
- I criteri per l’assegnazione dei fondi;
- Le modalità di partecipazione;
- I requisiti richiesti agli enti beneficiari.
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