L’Ispettorato Nazionale del Lavoro, il 06 aprile 2020, ha pubblicato gli esiti dell’attività di vigilanza esercitata nell’anno 2019, in attuazione delle linee programmatiche definite a livello nazionale e territoriale.
L’INL ha finalizzato l’azione ispettiva anche “a verificare la correttezza dell’inquadramento contrattuale e delle condizioni di lavoro dei soci lavoratori…”.
Particolare impegno è stato diretto al “contrasto degli illeciti posti in essere dalle c.d. “cooperative spurie”.
Gli ispettori hanno rivolto una specifica attenzione alla pratica dell’applicazione di CCNL sottoscritti da organizzazioni sindacali prive di reale rappresentatività che consentono una consistente riduzione del costo del lavoro.
Su un totale di 2.733 cooperative ispezionate, ne sono risultate irregolari 1.792 (circa il 66%, in aumento di
quasi 6 punti percentuali rispetto all’anno precedente).
È stato, inoltre, accertato che:
- l’occupazione irregolare è di 13.960 lavoratori, 783 dei quali totalmente “in nero” (il 5,61% dei lavoratori irregolari, con un aumento di circa 2 punti percentuali rispetto al 2018)
- su un totale di 1.136 cooperative ispezionate tra quelle iscritte alle Centrali, 77 (6,8%) non applicavano il CCNL firmato dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative;
- su un totale di 1.597 cooperative ispezionate tra quelle non iscritte alle Centrali, 327 (20,5%) applicavano
contratti sottoscritti da organizzazioni prive dei citati criteri di rappresentatività.
L’INL ha dichiarato il recupero di contributi e premi evasi per un importo imponibile accertato pari a € 49.666.342,22.
Per il testo del Rapporto annuale 2019 dell’attività di vigilanza, clicca qui.
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