L’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) ha approvato alcuni emendamenti al principio contabile OIC 35 sugli Enti del Terzo Settore. Le disposizioni del principio si applicano a tutti gli ETS che per la prima volta redigeranno il loro bilancio in base all’OIC 35 e potranno utilizzare le semplificazioni di prima applicazione previste.
Le disposizioni del principio si applicano ai bilanci con esercizio avente inizio a partire dal 1° gennaio 2021 o da data successiva.
Per il primo bilancio d’esercizio redatto secondo le disposizioni del principio l’ente può:
a. non presentare il bilancio comparativo;
b. nel caso di applicazione prospettica, non rilevare al fair value le transazioni non sinallagmatiche intervenute nel corso dell’esercizio se la stima del fair value risulta eccessivamente onerosa. L’ente che si avvale di tale scelta ne dà informativa nella relazione di missione.
Si rammentano gli aspetti più importanti indicati dal Principio:
CONTINUITA’ AZIENDALE
Il principio contabile ha adattato il postulato della continuità aziendale agli enti del terzo settore, quali organizzazioni che non hanno scopo di lucro. In particolare, l’organo di amministrazione di un ETS tiene conto che l’attività non è preordinata alla produzione del reddito.
La valutazione della continuità aziendale può essere effettuata realizzando un budget che dimostri che l’ente ha risorse sufficienti:
- per svolgere la propria attività;
- per rispettare le obbligazioni assunte nei 12 mesi successivi alla data di riferimento del bilancio.
COSTI E PROVENTI FIGURATIVI
I costi e proventi figurativi sono rilevati in calce al rendiconto gestionale al fair value della prestazione ricevuta o eseguita se attendibilmente stimabile. Se il fair value è attendibilmente stimabile, l’ente ne dà conto nella relazione di missione.
Nella determinazione del valore del costo figurativo del volontario si deve far riferimento alla retribuzione oraria lorda prevista per la corrispondente qualifica dei contratti collettivi di cui all’art. 51 del Dlgs. n. 81/2015.
Invece, per il valore dei proventi figurativi è possibile fare riferimento ai relativi costi figurativi quando lo stesso non risulta facilmente individuabile.
SVALUTAZIONE IMMOBILIZZAZIONI
Per operare la svalutazione delle immobilizzazioni materiali ed immateriali, gli ETS applicano l’approccio semplificato dell’OIC 9, che non richiede di attualizzare i flussi di cassa futuri, per determinare le perdite durevoli di valore.
TRANSAZIONI NON SINALLAGMATICHE
Le transazioni non sinallagmatiche, per le quali non è prevista una controprestazione, devono essere iscritte nello stato patrimoniale come attività rilevate al fair value alla data di acquisizione.
Quale contropartita all’iscrizione nello stato patrimoniale di queste attività sono rilevati dei proventi nel rendiconto gestionale, classificati sulla base della tipologia di attività svolta e nella voce più appropriata.
La valutazione al fair value deve essere estesa a tutte le attività ricevute gratuitamente dall’ente.
Invece, i beni di magazzino ricevuti gratuitamente nel corso dell’anno possono essere rilevati al loro fair value al termine dell’esercizio.
Anche le transazioni a valore simbolico devono essere contabilizzate come risorse da transazioni non sinallagmatiche.
QUOTE ASSOCIATIVE
Le quote associative e gli apporti da soci fondatori ricevuti nel corso dell’esercizio sono iscritti in contropartita al:
- Patrimonio netto nella voce AI “ Fondo dotazione dell’ente” se le quote o gli apporti sono relativi alla dotazione iniziale dell’ente.
- Rendiconto gestionale nella voce A1) “proventi da quote associative e apporti dei fondatori”. Negli altri casi, a meno che dalle evidenze disponibili è desumibile che la natura della transazione è il rafforzamento patrimoniale dell’ente (es. apporti per ricapitalizzazione).
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