I nuovi limiti dimensionali si applicheranno a partire dal bilancio relativo al primo esercizio finanziario successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della legge n. 104/2024 (3 agosto 2024) ovvero dall’esercizio 2025 per gli ETS con Esercizio Coincidente con l’Anno Solare.
Il Ministero del Lavoro, con la circolare n. 6 del 09.08.2024, ha altresì diramato chiarimenti sulle novità in tema.
I nuovi limiti per l’utilizzo degli schemi di bilancio
Quando parliamo di enti del Terzo settore, ci riferiamo a quelle organizzazioni che operano senza scopo di lucro, come associazioni, fondazioni e altre realtà simili, che svolgono attività di interesse generale. Ma come devono gestire la loro contabilità e presentare il bilancio?
- Composizione del bilancio: Ogni ente del Terzo settore è tenuto a redigere un bilancio annuale che include tre documenti fondamentali:
- Stato patrimoniale: mostra la situazione economica dell’ente, ovvero attivi, passivi e patrimonio netto.
- Rendiconto gestionale: riporta tutti i proventi e gli oneri, ovvero entrate e spese, sostenuti durante l’anno.
- Relazione di missione: spiega come sono stati perseguiti gli obiettivi statutari e analizza l’andamento economico e gestionale dell’ente.
- Bilancio semplificato: Gli enti che non hanno personalità giuridica e che hanno entrate annuali inferiori a 300.000 euro possono optare per un bilancio semplificato chiamato “rendiconto per cassa”. Questo tipo di bilancio registra semplicemente le entrate e le uscite effettive.
- Piccoli enti: Se le entrate annuali non superano i 60.000 euro, il rendiconto per cassa può essere ancora più semplice, con la possibilità di aggregare le entrate e le uscite.
- Enti commerciali: Gli enti del Terzo settore che operano principalmente come imprese commerciali devono tenere una contabilità secondo le norme del codice civile e depositare il bilancio presso il registro delle imprese. Tuttavia, se non sono classificati come imprese sociali, possono utilizzare il modello di bilancio standard previsti per gli enti del Terzo settore.
- Obblighi di deposito: Gli enti del Terzo settore che non sono iscritti al registro delle imprese devono depositare il loro bilancio nel registro unico nazionale del Terzo settore.
TABELLA RIEPILOGATIVA DEGLI SCHEMI DI BILANCIO PER GLI ETS
In sintesi, la gestione del bilancio per gli enti del Terzo settore è fondamentale per garantire trasparenza e correttezza nella gestione delle risorse, e le regole variano a seconda delle dimensioni e del tipo di attività svolta dall’ente. Un ETS può anche scegliere di redigere il bilancio adottando uno schema di bilancio previsto per gli enti che hanno maggiori entrate.
Tutti i bilanci devono essere redatti seguendo modelli specifici, già definiti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con il parere del Consiglio Nazionale del Terzo settore, ad eccezione del modello del rendiconto per cassa per gli enti più piccoli, la cui emanazione è ancora in attesa.
RENDICONTO DI CASSA CON INDICAZIONE DI ENTRATE E USCITE IN FORMA AGGREGATA | RENDICONTO DI CASSA | STATO PATRIMONIALE, RENDICONTO GESTIONALE E RELAZIONE DI MISSIONE | BILANCIO AI SENSI DEGLI ARTT. 2423, 2435 BIS O 2435 TER C.C. | |
---|---|---|---|---|
ETS con entrate non superiori a € 60.000 | X | X | X | |
ETS senza personalità giuridica con entrate superiori a € 60.000 ed inferiori a € 300.000 | X | X | ||
ETS senza personalità giuridica con entrate superiori a € 300.000 | X | |||
ETS con personalità giuridica con entrate superiori a € 60.000 | X | |||
ETS che esercitano la propria attività esclusivamente o principalmente nella forma di impresa commerciale diversi dalle imprese sociali | X | X | ||
Imprese sociali | X |
Se vuoi essere sempre aggiornato sulle novità cooperative, iscriviti alla newsletter.
Se vuoi una consulenza sulle cooperative, contatta lo Studio a
Lascia un commento