Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha approvato, con D.D. del 01.12.2022, il codice etico e di condotta dei professionisti che volgono incarichi di commissario di governo e commissario liquidatore di società cooperative.
Il Codice Etico è la carta dei diritti e doveri morali nonché mezzo efficace per prevenire comportamenti irresponsabili o illeciti.
Si applica ai professionisti nominati dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy nell’esecuzione degli incarichi assunti nelle società cooperative ex artt. 2545 terdecies (liquidazione coatta amministrativa), 2545 sexiesdecies (gestione commissariale), 2545 septiesdecies (scioglimento per atto dell’autorità) e 2545 octiesdecies c.c. (sostituzione liquidatore).
Il codice si applica anche ai consulenti, ai tecnici ed ai collaboratori dei quali il professionista, debitamente autorizzato, si avvale.
PRINCIPI GENERALI RELATIVI ALLA CONDOTTA
La condotta dei commissari deve essere connotata da lealtà, imparzialità, integrità, onestà, trasparenza, competenza, indipendenza ed efficacia. Il rapporto con il Ministero deve essere improntato a fiducia e collaborazione.
INDIPENDENZA DEL PROFESSIONISTA
Il Commissario incaricato deve:
- evitare trattamenti di favore e disparità di trattamento;
- astenersi dall’effettuare pressioni indebite e le respinge;
- adottare iniziative e decisioni nella massima trasparenza e indipendenza;
- rifiutare benefici di ogni genere, che possano essere o apparire tali da influenzarne l’indipendenza di operato e l’imparzialità;
- rispettare il segreto d’ufficio e mantenere riservate le notizie e le informazioni apprese nell’esercizio delle proprie funzioni in conformità alla normativa vigente, anche dopo il termine dell’incarico.
CONFLITTO DI INTERESSI
Il professionista deve informare tempestivamente il MiMIT conferente l’incarico degli eventuali interessi, anche di natura economica, che egli, il coniuge, i parenti entro il quarto grado, gli affini entro il secondo o i soggetti conviventi abbiano nelle attività o nelle decisioni di propria competenza.
Inoltre, deve astenersi dal partecipare ad attività o decisioni che determinano o possono indurre tale conflitto o che possano minare l’integrità del rapporto fiduciario con il Ministero.
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