Nel 2022 gli Ispettorati Territoriali del Lavoro hanno avviato controlli nei confronti di 862 cooperative e sono stati accertati illeciti nei confronti di 724 aziende, con un tasso di irregolarità pari a circa il 71%. E’ quanto emerge dal Rapporto annuale delle attività di tutela e vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale 2022 dell’INL.
L’Ispettorato ha dato rivolto specifica attenzione al fenomeno del dumping contrattuale, basato sull’applicazione di contratti collettivi sottoscritti da organizzazioni sindacali prive di reale rappresentatività che consentono una consistente riduzione del costo del lavoro.
TASSI DI IRREGOLARITA’
Tra i maggiori tassi di irregolarità, in relazione al numero di controlli definiti, si segnalano i seguenti settori: fornitura di acqua e gestione rifiuti; attività dei servizi di alloggio e ristorazione; attività professionali; sanità ed assistenza sociale; trasporto e magazzinaggio; noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese; attività manifatturiere.
A livello regionale nel Nord Est è presente il tasso più elevato di irregolarità (tasso di irregolarità pari all’81%); a livello regionale le Marche è la regione in cui è presente il tasso più alto di irregolarità (92% di cooperative irregolari), seguite dal Friuli Venezia Giulia (86%).
L’Ispettorato ha accertato l’occupazione irregolare di 5.126 lavoratori, 134 dei quali totalmente “in nero”.
Dall’analisi degli esiti delle verifiche definite emerge quanto segue:
• su un totale di 518 cooperative ispezionate iscritte alle Centrali, 59 non applicavano il CCNL firmato dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative;
• su un totale di 506 cooperative ispezionate non iscritte alle Centrali, 140 applicavano contratti sottoscritti da organizzazioni prive dei citati criteri di rappresentatività.
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