Il 16 luglio 2024, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha pubblicato la circolare n. 2/DF, la quale introduce importanti chiarimenti riguardanti l’imposta municipale propria (IMU) per gli immobili utilizzati dagli enti non commerciali (ENC) con modalità non commerciali per attività meritevoli di tutela.
Questi chiarimenti seguono le novità apportate dalla legge di bilancio per il 2024 (legge 30 dicembre 2023, n. 213).
INTERPRETAZIONE LEGGE N. 160/2019
La circolare si focalizza sull’interpretazione dell’art. 1, comma 759, lett. g), della legge 27 dicembre 2019, n. 160, specificamente per gli immobili posseduti e utilizzati dagli ENC. Tali immobili, per essere esenti dall’IMU, devono essere destinati esclusivamente allo svolgimento di attività non commerciali considerate meritevoli.
IMMOBILI CONCESSI IN COMODATO
La circolare chiarisce che gli immobili posseduti dagli ENC e concessi in comodato a un altro soggetto, funzionalmente o strutturalmente collegato, mantengono l’esenzione dall’IMU.
Collegamento Funzionale: è il caso cui le attività svolte dal comodatario nell’immobile sono accessorie o integrative rispetto a quelle istituzionali dell’ente concedente. (es. un’università che concede un immobile all’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario (ESU) per attività legate al diritto allo studio).
Collegamento Strutturale: quando il comodatario utilizza il bene in attuazione dei compiti istituzionali dell’ente concedente (es. ente religioso che concede un immobile a una fondazione costituita dallo stesso ente per attività di assistenza).
ASSENZA ATTIVITA’ ABITUALE
Gli immobili si intendono utilizzati anche in assenza di esercizio attuale delle attività previste, purché questa assenza non determini la cessazione definitiva della strumentalità.
Viene ribadito il principio secondo cui l’esenzione non spetta se l’immobile perde il carattere di strumentalità all’esercizio delle attività protette. Tuttavia, il mero temporaneo inutilizzo del bene, se non causa la cessazione della strumentalità, non preclude il diritto all’esenzione.
CONCLUSIONI
Gli enti non commerciali devono assicurarsi che i loro immobili, anche se concessi in comodato, mantengano un nesso funzionale o strutturale con le proprie attività istituzionali. Inoltre, devono essere pronti a dimostrare che l’eventuale temporaneo inutilizzo dell’immobile non implica la cessazione della sua strumentalità rispetto alle attività meritevoli.
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