Al via dal 1° gennaio 2026 le agevolazioni fiscali previste per le imprese sociali. La Commissione Europea ha ufficialmente approvato le nuove norme fiscali, segnando un traguardo atteso da anni. Questo risultato, frutto di un intenso lavoro del Governo italiano e di un costante dialogo tra il Ministero del Lavoro e Bruxelles, rappresenta una svolta decisiva per gli Enti del Terzo Settore (ETS).
A partire dal 1° gennaio 2026, infatti, entrerà in vigore un regime fiscale specifico per le imprese sociali e per tutti gli altri ETS. Tra le misure più rilevanti:
- Defiscalizzazione degli utili destinati allo svolgimento dell’attività statutaria o all’incremento del patrimonio.
- Incentivi fiscali per gli investitori, aumentando così le opportunità di finanziamento per il settore.
- Introduzione di nuovi strumenti di finanza sociale, tra cui i titoli di solidarietà, che beneficeranno dello stesso trattamento fiscale dei titoli di Stato, con un’aliquota agevolata del 12,5%.
“Questa approvazione conferma che le agevolazioni fiscali destinate agli ETS non costituiscono aiuti di Stato, poiché gli enti perseguono attività di interesse generale con finalità di pubblica utilità”, ha spiegato il Viceministro Maria Teresa Bellucci. “Oltre a rafforzare il ruolo del Terzo Settore, questa decisione rappresenta un riconoscimento dell’inestimabile valore del lavoro svolto da milioni di volontari e operatori della solidarietà in Italia”.
L’approvazione delle nuove norme fiscali non solo fornisce stabilità normativa agli ETS, ma apre nuove prospettive di crescita per le imprese sociali, rendendo più attrattivo l’investimento nel settore e favorendo lo sviluppo di modelli sostenibili di economia sociale.
Lo Studio Agostini seguirà la riforma e vi informerà tramite novità editoriali e seminari dedicati.
Per tutte le novità, iscriviti alla newsletter.
Lascia un commento